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risposte alle domande più comuni

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Abbiamo raccolto in questa pagina le domande più frequenti che ci vengono rivolte da clienti privati e progettisti per cercare di fare chiarezza e rendere semplice e sbrigativa la fase di ricerca del prodotto corretto per le proprie esigenze. In un settore come il nostro, relativamente 'giovane' , molti produttori improvvisati imperversano con manufatti scarsamente funzionali o semplicemente non adeguati a svolgere le funzioni per cui vengono acquistati e pagati a caro prezzo dal cliente. E' meglio possedere le conoscenze per valutare ciò che ci viene proposto ! Qualora vi fossero ulteriori domande o approfondimenti, non esitate a contattarci.

Perchè dovrei installare una copertura mobile al posto di una fissa?

Le coperture mobili permettono di godere di molti vantaggi, se ben progettate e realizzate. Il primo di essi è in termini di costi di gestione. La copertura mobile, come tutti gli involucri trasparenti genera un forte effetto serra, a tutto vantaggio del bilancio energetico dell'impianto. Se è vero che nei mesi freddi invernali, gli involucri trasparenti sono meno performanti, è altrettanto vero che nei mesi autunnali e primaverili, in condizioni normali, l'apporto del sole permette di avere bilanci termici attivi per il periodo. Senza considerare che per tutta la stagione estiva gli impianti di trattamento aria sono spenti, essendo la copertura aperta. Una piscina all'aperto è anche attrattiva nei mesi estivi per il pubblico solo a scopo ludico/ricreativo mentre le vasche coperte non vengono utilizzate.

Le coperture telescopiche 'fanno volumetria'?

Questa è la domanda più 'gettonata'. La risposta corretta è SI. In Italia anche per costruire una piccola tettoia è teoricamente necessario richiedere il permesso per costruire all'autorità competente. Dalla nostra esperienza sul campo, è emerso che ogni amministrazione comunale gestisce poi la questione in maniera autonoma. Capita quindi di avere comuni confinanti che esprimono pareri esattamente contrari sulla medesima questione. Genericamente, quando l'autorità è messa a conoscenza della tipologia di costruzione non completamente fissa (evitiamo la favoletta del mobile o non fissato a terra parlando di manufatti del peso di svariate tonnellate che richiedono giorni di lavoro e mezzi per lo smontaggio per non innervosire l'interlocutore) e di particolare rilevanza architettonica, è più incline a concedere l'autorizzazione, magari in deroga o in funzione di regolamenti interni. Nel caso di installazione di una copertura mobile telescopica senza le dovute autorizzazioni, sia l'acquirente che i produttori o installatori sono egualmente denunciati e sottoposti a procedimento penale per l'illecito commesso.

E' obbligatorio il progetto da presentare al Genio Civile ?

Anche in questo caso la risposta corretta è SI anche se attualmente il deposito della documentazione viene effettuato presso lo sportello unico dell'Ufficio Tecnico comunale di riferimento, per gli effetti del D.P.R. 6 giugno 2001 N.380. Non esiste in Italia una normativa specifica riferita alle coperture mobili che ne valuti le differenze tecniche rispetto ad una copertura fissa o un fabbricato tradizionale.In Europa l'unica nazione che ha adottato un regolamento riguardante le caratteristiche tecniche e di sicurezza per coperture telescopiche, è la Francia, mediante la normativa AFNOR NFP 90-309. In passato , complice anche la scarsa responsabilità e preparazione degli operatori del settore e della clientela non tenuta a conoscere determinati aspetti tecnici, normalmente non veniva certificato nulla. Anzi, le coperture tradizionali in alluminio sono sempre state dimensionate (e in larga parte continuano ad esserlo...) affinchè in caso di gravi sovraccarichi crollasse il tetto di policarbonato da 6 o 10 mm non intaccando le strutture portanti. E' ovvio che tale approccio non è da ritenere coscienzioso né accettabile. Tuttavia ancor oggi molti operatori del settore continuano ad agire lungo questa direzione. Noi rilasciamo una relazione tecnica certificata da un nostro collaboratore, professionista abilitato, che garantisce il dimensionamento secondo l'ultima (e unica) normativa da considerare per i dimensionamenti strutturali, le Nuove norme tecniche per le costruzioni 2018 e successiva circolare ministeriale esplicativa con verifica agli Stati limite Ultimi e Sismica. Per quanto riguarda le strutture in alluminio, data la confusione normativa che caratterizza questa specifica tipologia di manufatti strutturali, abbiamo adottato le specifiche contenute negli Eurocodici , la normativa europea, in particolare l'Eurocodice 9. Le strutture in alluminio (così come quelle in legno lamellare) vengono dimensionate quindi in funzione del luogo di installazione. A tal fine disponiamo di una gamma di profilati a sezione variabile che ci consentono di coprire qualsiasi dimensione. Per quanto riguarda la normativa francese, utilizzando i parametri di calcolo italiani , le nostre coperture telescopiche risultano conformi se non addirittura sovradimensionate a livello strutturale.

Di chi è la responsabilità in caso di incidente o rottura ?

La responsabilità, a vario titolo e per differenti gradi è dell'utilizzatore, del progettista e del fabbricante o installatore. Obbligo dell'acquirente è, oltre che avere le autorizzazioni per l'installazione, verificare che il prodotto che sta acquistando risponda ai requisiti di legge. In particolar modo per le strutture pubbliche.

Sono necessarie le guide a pavimento ?

Il nostro consiglio maturato sul campo è di utilizzare le guide a pavimento. In particolar modo quando si intende automatizzare la movimentazione. Sono inoltre obbligatorie per avere un corretto funzionamento di grandi coperture. Sul mercato esistono differenti proposte per evitare l'installazione di guide a terra, tutte più o meno miracolose che però poi nel tempo rivelano la difficoltà e mancanza di funzionalità del manufatto. Noi stessi abbiamo un sistema di movimentazione e ritenuta dei vari moduli mobili che ne permette un uso senza guide a terra ma come possono ben testimoniare i nostri clienti, 'litighiamo' in fase preventiva per convincerli ad installare le guide certi di evitare ed evitarci, problemi in seguito !

Sono in regola con la recente "certificazione energetica" ?

Per quanto riguarda la certificazione energetica delle strutture telescopiche, la valutazione di conformità è complessa. Il 95% delle coperture telescopiche esistenti sul mercato non possiede i requisiti di isolamento richiesti dalla legge. Vengono ancora installate coperture con policarbonati da 10 o 16 mm sul tetto, contro ogni normativa (anche strutturale per la verità!) o requisito di coibentazione e 4 mm di polimetilmetacrilato o policarbonato trasparente lateralmente (prodotti con K superiori a 5 per chi se ne intende !). Noi abbiamo optato per una interpretazione della normativa alla lettera quindi, cosÌ come, per quanto riguarda le strutture, in funzione del luogo di installazione scegliamo il profilato delle dimensioni corrette in grado di supportare i carichi di legge, per la certificazione energetica proponiamo di volta in volta i materiali necessari per rientrare nei parametri richiesti dalla legge. Ad esempio , a Napoli potremo installare un policarbonato da 20 mm sul tetto , a Milano invece sarà di spessore minimo 40 o 85 mm. Lo stesso esempio vale per le strutture in alluminio che grazie al nuovo profilo a taglio termico rientrano sempre nei parametri di legge. Bisogna comunque ricordare che il bilancio complessivo del fabbisogno energetico delle coperture mobili telescopiche trasparenti, nel corso dell'anno è in attivo grazie all'effetto serra che contribuisce a riscaldare naturalmente ed ecologicamente l'ambiente sottostante (brutalmente potremmo affermare che in condizioni normali, consumeremo di più durante i mesi invernali ma recupereremo abbondantemente in primavera ed autunno rispetto ad una copertura fissa coibentata).

Il policarbonato si rompe con la grandine ?

Normalmente NO, nemmeno con grandinate eccezionali. Certo dipende dal tipo di policarbonato. Il compatto trasparente non è possibile romperlo in nessun modo. Il policarbonato alveolare se non è antigrandine ed è di cattiva qualità può rompersi. Consigliamo di acquistare sempre prodotti certificati da grandi produttori internazionali.

Il policarbonato ingiallisce nel tempo ?

Anche a questa domanda possiamo rispondere NO , a patto che si acquisti (come noi facciamo!) policarbonato trattato anti U.V sui due lati. Non esiste soluzione per la penetrazione dei pollini all'interno degli alveoli nelle zone terminali, tanto maggiore quanto più esposti in funzione del luogo di installazione.L'applicazione di nastro microforato allevia per un breve periodo il problema ma non lo risolve.L'unica soluzione adottata, non potendo chiudere il policarbonato a causa della sua intrinseca igroscopicità, è di proteggere e mascherare le zone soggette a colorarsi.

Il policarbonato si rovina durante la pulizia, si graffia?

La risposta è SI. E' un materiale molto resistente agli urti ma morbido e 'graffiabile'. Bisogna prestare molta attenzione durante la normale manutenzione ordinaria.

Il legno lamellare deteriora e marcisce dove c'è la piscina ?

La risposta è NO. Lo dimostrano gli impianti sportivi sempre più numerosi che adottano questo tipo di strutture per coprire ogni tipo di area, piscine comprese. Le nostre coperture in legno lamellare vengono integralmente verniciate con prodotti isolanti all'acqua che preservano ulteriormente le strutture.La manutenzione ed i cicli di verniciatura programmata, come prescritto dai manuali d'uso permettono di mantenere e preservare nel tempo le strutture. E' evidente, come capitato purtroppo, che non ottemperare alle prescrizioni di manutenzione ordinaria può determinare gravi deterioramenti in casi eccezionali o negli elementi più esposti agli agenti atmosferici.

La manutenzione è la stessa per tutte le coperture?

NO, le coperture in legno lamellare devono essere manutenute annualmente e richiedono un intervento più approfondito, le coperture in alluminio-legno, anche di grandi dimensioni richiedono un intervento minimo, così come le coperture in alluminio. Tutte devono però essere manutenute al meglio nelle componenti di automazione e movimentazione.

Le coperture telescopiche subiscono "l'effetto serra" ?

SI, è la loro prerogativa principale oltre quella di scoprire integralmente l'area durante l'estate, come per ogni copertura trasparente. L'effetto serra contribuisce sensibilmente al riscaldamento dell'ambiente piscina sottostante aumentando la temperatura dell'aria di 12-16 gradi e quella dell'acqua fino a 6-7 gradi.Attenzione però , l'effetto serra può anche essere un 'nemico' da combattere se desideriamo coprire una sala ristorante. In questo caso i benefici del calore generato dal sole si trasformano in un problema da risolvere mediante l'applicazione filtri sui policarbonati o di vetri a controllo solare che creano una barriera invisibile ai raggi ultravioletti responsabili del riscaldamento interno.

La struttura in alluminio è isolante ?

NO, le strutture in alluminio poligonali o curve tradizionali non sono isolanti. L'unica struttura in allumino veramente isolante è quella da noi proposta con profilati a taglio termico che compone la parte in alluminio delle coperture in alluminio legno o delle coperture in alluminio a taglio termico.

Se è ben isolata, la copertura non farà condensa internamente ?

NO, la condensa dipende dall'umidità dell'ambiente e dalla temperatura interna ed esterna. E' sempre necessario , per avere condizioni climatiche confortevoli o conformi alla normativa per ambienti pubblici, installare un impianto di trattamento dell'aria. E' molto importante rispettare alcune precauzioni ed accorgimenti nella realizzazione degli impianti per ottenere il massimo risultato prestazionale possibile considerando il tipo di struttura non tradizionale.

Le coperture telescopiche reggono la neve e il vento?

Tutte le coperture da noi prodotte SI. Si veda la domanda precedente relativa al deposito al Genio civile del progetto. Non possiamo certo generalizzare questa risposta al mercato. Ci è capitato di sostituire coperture 'volate' via (letteralmente!).

Installando una copertura telescopica utilizzerò la piscina a Gennaio?

Forse in Sicilia e con il bel tempo ! La risposta è NO. Senza gli impianti una copertura telescopica aiuta nei mesi autunnali e primaverili ma non fa miracoli !

Come posso riscaldare l'ambiente coperto?

Esistono molti metodi. Nel caso dell'ambiente piscina il più funzionale rimane il riscaldamento ad aria con appositi impianti e macchinari dedicati. Per quanto riguarda le sale ristorante si possono pensare soluzioni differenti quali riscaldamento a pavimento o radiante , caloriferi a bordo dei moduli mobili e altro da valutare caso per caso. (vedi approfondimento - impianti di climatizzazione e deumidifcazione per coperture mobili)

Posso installare il vetro sul tetto al posto dei policarbonati?

Dimensionando adeguatamente le strutture per sopportare i carichi aggiuntivi e selezionando il vetro corretto secondo la normativa vigente , SI, è possibile.

Posso installare i pannelli fotovoltaici sul tetto della copertura?

SI , anche se durante i mesi di maggior rendimento possono rimanere coperti gli uni dagli altri. Per questo consigliamo l'installazione solo sul modulo grande che rimane sempre scoperto anche d'estate.

Che garanzia rilasciate per le vostre coperture mobili ?

La garanzia standard è : 10 anni contro vizi di fabbricazione e posa in opera, 4 anni per le parti in movimento e 10 anni per i policarbonati cosÌ come dichiarato dal produttore.